ESCE il 19 aprile 2019 SURREAL WORLD di EMANUELE SCATAGLINI

Esce il 19 aprile, disponibile in tutti gli store digitali SURREAL WORLD, il nuovo album di Emanuele Scataglini.

Un lavoro intimo e personale, 18 tracce che delineano un percorso in un mondo surreale e visionario che come afferma lo stesso artista:
“È il mondo in cui sono precipitato, dall’altra parte dello specchio… Seguendo la strada del bosco, accolto da gocce di pioggia.
Il mondo dove ho scoperto un altrove popolato da creature magiche, da bambole vive e streghe danzanti.
Ho oltrepassato la baia delle fate, dove fluttuano i colori ed i pensieri ed i miei occhi hanno assistito a riti misteriosi di sangue e acqua. Ho udito i sussurri di Cassandra e visto dee che si risvegliavano da sonni millenari.
Il mondo al femminile, come femmina è la notte, nel cui ventre vengono accolti solo i pazzi, gli artisti e gli insonni.
Il mondo da ricordare per sempre, ma da cui fuggire, seguendo l’odore della città che mi riporta indietro, mi riporta alla vita.
Morto e rinato.”

Biografia

Artista poliedrico e multidisciplinare, Emanuele Scataglini, unisce lo studio teorico alla pratica artistica. Ha lavorato come compositore e sound designer per diversi brand, tra cui Marni, Margiela, Moleskine e Yoox. La sua vocazione è la composizione di colonne sonore per video, performance, spettacoli di danza e installazioni e per questo collabora con diversi artisti visuali e performer. Non crede che esistano generi pre costituiti e quindi per la sua musica segue il flusso dell’emozione che lo porta a fare incursioni nel teatro e nella canzone.
Suona la chitarra, le percussioni ed altri strumenti che ama unire al suono elettronico nella composizione digitale.
Scrive per diversi strumenti e quando lavora, anche di fronte ad un computer, ha sempre con sé una matita e un foglio pentagrammato.
Classe 1968, ha studiato Filosofia della musica, Scienze dello spettacolo, armonia classica e analisi musicale. Forse la bellezza non sarà sufficiente a salvare il mondo, ma cosa sarebbe il mondo senza la bellezza prodotta dall’arte?