FAVOLA URBANA” L’EP D’ESORDIO DI MARVIN TRAMP

Il nuovo EP è un lavoro scritto dalla mano di un adulto e concepito dal cuore di un bambino: le sette tracce che lo compongono infatti, accompagnano l’ascoltatore in un viaggio alla riscoperta di sensazioni dimenticate, lasciate in uno scatolone in cantina assieme ai giochi d’infanzia.

Con Favola Urbana, Marvin Tramp vuole farci entrare dentro la nostra dimensione emotiva, tanto da lasciarci creare delle immagini di noi stessi, sempre con uno sguardo rivolto al passato, ma lasciando anche spazio all’immaginazione verso il futuro. Il tappeto sonoro da rilevanza alle parole del giovane artista bolognese, mescolando diverse influenze musicali che danno vita ad un genere unico, difficile da etichettare. Come per i singoli Tutto il mondo è una bugia e Cinema d’essai, il campo da gioco è sempre quello dell’urban contemporaneo, ma Marvin Tramp lo interpreta con regole tutte sue, proprio come quando da bambini si andava al campetto con gli amici ad inventare nuovi giochi.

“Favola urbana è un EP nato dal desiderio di ribaltare le costruzioni mentali che si sono insidiate dentro la mia mente mediante un’accurata rivisitazione della mia infanzia e di tutti i sentimenti che ne facevano parte. In questo EP sono presenti brani che ho scritto con l’intenzione di creare un’atmosfera infantile nel mondo adulto. Personalmente penso che ci siano alcuni momenti nella vita di ogni persona in cui bisogna fermarsi un attimo e fare una specie di esame di coscienza, analizzando cosa ci ha portato al punto in cui siamo arrivati. Crescendo, le emozioni, le relazioni e i sentimenti si fanno complicati e confusi, si macchiano tra di loro fino a che non perdono la loro genuinità.
Quello che cerco di trasmettere con questo EP, e quello che cerco di ricordare a me stesso, è di tornare a guardare la vita con gli occhi di un bambino, di renderla un’avventura che giorno dopo giorno cambia, si reinventa e si pone una nuova meta. Per questo cerco di esprimere sensazioni perse, lasciate sotto il letto insieme ai mostri. Proprio lì vado a cercare una felicità perduta, quella di vivere ogni giorno come se fosse una scoperta, ed il coraggio perso, quello di agire a costo di rischiare, senza preoccuparmi di cadere e sbucciarmi le ginocchia. Spolverando un ricordo dopo l’altro, assimilo il bambino che ero e scrivo di lui fino a diventarlo di nuovo, fino a ritrovarmi dentro una favola, la mia, raccontata e vissuta tra le strade che mi hanno cresciuto, quelle della mia città, del mio quartiere.
E da qui, ripartire”.

[Marvin Tramp]

L’EP “Favola Urbana” è stato interamente scritto da Marvin Tramp.
Tutti i brani sono stati prodotti da Endi Misano, Enrico Ornielli, Marco Paganelli.
I mix ed i master sono stati curati da Enrico Ornielli (Muxland)
L’artwork e le fotografie sono state realizzate da Ilenia Tramentozzi (Muxland)

Marvin Tramp è un po’ il “regaz” che scarabocchia rime su un quaderno fin dai tempi dell’ultimo banco a scuola, un po’ il Massimiliano laureato in Lettere Moderne, un po’ l’educatore di comunità che passa il tempo coi minori migranti e un po’ quel tipo strano, silenzioso e solitario che cerca di catturare quei piccoli particolari sfuggevoli, quelle emozioni ambigue al limite tra la felicità e la malinconia che non hanno etichetta.Il quartiere Mazzini è sempre stato casa sua, dove è cresciuto tra vicoli pieni di tag storiche e la hip-hop culture della zona, dove ha percorso i primi passi come membro della LBZ CREW, gruppo di writer e MC’s bolognesi legati da amicizie concrete e genitori di due album: “LBZ Mixtape Vol.1” del 2013 e “Fuori Dal Mondo” del 2015, che si ispirano al rap old-school dei primi maestri. All’inizio del 2020 collabora al progetto “KM0” dell’etichetta “Rullo Registrazioni” dove scrive e realizza due tracce all’interno dell’album “Strada” e comincia così a porre le basi per il suo progetto solista.
Oggi Marvin Tramp si cuce addosso una nuova identità artistica, musiche Urban, toni melodici. Come piace dire a lui, se prima rappava, adesso canticchia. Anche i testi e i loro significati cambiano, si vestono di influenze indie/pop e mirano a descrivere sensazioni più comuni e allo stesso tempo più complesse, rivoluzioni interiori che hanno l’obiettivo di scavare all’interno degli animi per toccare quei tasti e quelle corde che nella quotidianità di ogni giorno si rischia di seppellire.