Il singolo di debutto del cantautore irlandese PJ Tobin “Something” è un rocker sgangherato, prodotto in modo impeccabile (ascolta attentamente e ad alto volume in cuffia!), ispirato agli anni ’90, con una raffinatezza e una profondità di pensiero che non si trovano sempre nel genere. La storia di “Something” si trova vicino alla finestra della camera d’albergo, appena sopra la discoteca 1st Avenue a Minneapolis. Una strana sensazione che qualcosa di diverso dal suo riflesso stia fissando indietro dalla finestra. È solo una sensazione, un senso che esiste qualcos’altro. Una forza, connessa alla fonte di chi siamo e cosa ci guida. Ogni tanto, diamo un’occhiata a quella fonte. E sembra di tornare a casa. Da questa sensazione emerge un meditativo riff di chitarra. Uno schema ripetuto che lo fa cadere in uno schema di presa. Un ritmo di estasi che lo tiene nelle mani di quella fonte. Con trepidazione, PJ ha cantato alla sua musa per tutto il tempo che è durato il viaggio. Si abbracciano e permettono alla melodia in corso di avvicinarli. Sa che sta giocando con il fuoco, ma ha bisogno di sapere: “È questo il posto dove vivono le anime?”
“Mi chiederò sempre. Ogni volta che suono questa canzone, mi ricollega a quella sensazione. Divento serena nel ricordo di quel giorno”, aggiunge PJ.
