Smokin’ Rope e “Bad With Technology”: L’Inno Comico (e Fin Troppo Reale) per i Tecno-Scettici

Ammettiamolo: quanti di noi, almeno una volta, si sono sentiti completamente sopraffatti da un aggiornamento software, da un’app misteriosa o dal semplice tentativo di far funzionare il Wi-Fi? Se avete annuito vigorosamente, allora il nuovo singolo degli Smokin’ Rope, “Bad With Technology”, è la colonna sonora che stavate aspettando.

Fin dalle prime note, un riff di chitarra accattivante e un ritmo country-rock che invita a battere il piede ci introducono nel mondo, a tratti esilarante e a tratti frustrante, di chi con la tecnologia ha un rapporto, diciamo, complicato. La voce, con quel giusto tocco di autoironia e rassegnazione, ci racconta una storia che suona fin troppo familiare: “I’m so bad with technology, all my friends make fun of me / I can’t even copy and paste, can barely edit the photos I take.”

La forza di “Bad With Technology” risiede proprio nella sua capacità di trasformare le piccole (e grandi) disavventure tecnologiche quotidiane in un’esperienza collettiva. Chi non ha mai confuso “upload” con “download” o si è interrogato sul colore dei messaggi? Gli Smokin’ Rope toccano corde universali, ricordandoci i tempi del “floppy disk” con una nostalgia che strappa un sorriso, e contrapponendoli alla complessità del “cloud” o al mistero del “coding” per i più giovani.

Ma non si tratta solo di testi arguti e spiritosi. La band dimostra una solida padronanza musicale. Il brano è ben costruito, con una melodia orecchiabile che si ficca subito in testa, chitarre che spaziano dal twang più classico a un assolo energico e ben eseguito, e una sezione ritmica che tiene il tempo con precisione. C’è un sapore vagamente retrò, che si sposa perfettamente con il tema della canzone, quasi a voler sottolineare quel divario generazionale (o semplicemente di attitudine) verso il progresso tecnologico.

Momenti come “I thought Control-Alt-Delete was an 80s band” o il tragicomico tentativo di mandare una foto al padre che finisce in una videochiamata con la polizia (“I tried to send a pic to my pops, I end up Facetiming the cops”) sono gemme di umorismo che rendono il pezzo irresistibile. E chi non si riconosce nel tenere la password “taped to the top of my laptop for the Wi-Fi”?

La seconda parte del brano, con il suo crescendo di frustrazioni (“these error messages you gotta find an end to this”) e il riferimento alla VPN o a Shazam, mostra come, nonostante tutto, siamo immersi in questo mondo digitale, cercando disperatamente di stare al passo.

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