Il duo electro-pop di Brisbane, Alta Falls, è tornato con un nuovo singolo, una collaborazione con il cantante e produttore emergente del Connecticut Michael Mayo.
Dopo essersi imbattuto nel precedente disco del duo, “Rain”, su una playlist di Spotify, Michael ha sentito un irresistibile bisogno di prestare la sua voce piena di sentimento e tocchi di produzione alla traccia.
Questa reimmaginazione trasformativa è culminata in un rilascio incredibilmente bello ed emotivamente carico che approfondisce gli intricati regni delle relazioni e della salute mentale.
“Michael ci ha contattato e ha detto che era dipendente dalla nostra canzone ‘Rain’, e ha detto che aveva alcune idee per un remix”, spiega una metà del duo, Matthew. “Abbiamo pensato che non ci fosse nulla di male nell’ascoltare le sue idee – siamo rimasti assolutamente colpiti da ciò che abbiamo sentito. La sua voce è ultraterrena e mi viene ancora la pelle d’oca ogni volta che ascolto la seconda strofa e l’outro”.
Il cantante Nathanael descrive l’essenza della canzone; “Racconta la storia di una nuova relazione, quel momento in cui essere vulnerabili e aprirsi sui propri demoni e sui problemi di salute mentale sembra quasi impossibile. La minaccia percepita entra in gioco e temi di perdere la relazione prima ancora che sia iniziata”.
La traccia descrive quelle emozioni, raccontando la storia di quella paura attraverso sintetizzatori profondi e minacciosi. Come ogni buona storia, la canzone si conclude con un crescendo euforico accompagnato da un coro di parti vocali e armonie, che rappresentano l’accettazione totale e incondizionata di chi siamo.
Il duo ha collaborato ancora una volta con il produttore Aidan Hogg (G Flip, Jaguar Jonze, Holy Holy) e il batterista Sebastian ‘Baz’ Jennings Hingston (Tia Gostelow) per l’EP.
“I Can See Your Face Through The Rain” funge da gemma finale nell’attesissimo secondo EP di Alta Falls, giustamente intitolato “Wild Dreams”. La canzone completa l’EP di 5 tracce e mette in mostra la capacità del duo di creare canzoni pop contagiose e infuse di nostalgia, adornate con paesaggi di ispirazione retrò, strumentazione lussureggiante e testi profondamente evocativi.
