Anna Capasso: “Io e la Luna”, il nuovo singolo

Anna Capasso: “Io e la Luna”, un inno per guardare positivamente verso il cielo (e verso la vita)

Anna Capasso è da poco tornata in radio con il suo nuovo singolo dal titolo Io e la luna, distribuito da Artist First e scritto insieme a Massimo D’Ambra. Un bel pop energico, ballabile e orecchiabile, dal significato molto profondo. Io e la luna descrive, infatti, le diverse sfaccettature di un amore desinato a ritrovarsi anche a distanza di tempo. Non prima, però, di aver guardato dentro a se stessi, con tutti gli inevitabili cambiamenti di fronte a cui ci pone la vita.

Il brano, in rotazione radiofonica da metà giugno, ce lo racconta proprio Anna Capasso, la straordinaria cantante dalla voce melodica e determinata che ogni anno sorprende sempre di più.

Perché una canzone sulla luna?

Amo guardare la luna, specialmente nelle sere d’estate. Spesso il lavoro mi porta a girare l’Italia e a stare lontana dalla mia Napoli e dai miei affetti. Guardare la luna mi consola: osservandola so che sto ponendo lo sguardo nello stesso punto che stanno fissando magari altre persone a me care. Insomma, lasciandosi ispirare dalla luna è possibile parlare a una terza persona.

C’è una visione decisamente romantica.

Non potrebbe essere che così. Quanti amori sono nati e si vivono sotto la luna? E quante volte ci innamoriamo di noi stessi sotto la luna?

In che senso?

Guardando verso il cielo si ritrova sempre una parte di se stessi, ci si rispecchia vedendo contemporaneamente tante immagini. Ci si lascia trasportare da un senso di positività che sembra trasferirci in un’ambientazione diversa, dove ansie, paure e persino i dubbi vengono cancellati tutto ad un tratto e si vive solo di emozioni.

Per cosa si emoziona Anna Capasso?

Mi basta guardare un bambino felice che mangia un gelato. Mi piace sorprendermi proprio come nell’infanzia, quando ogni cosa rappresenta una novità per cui vale la pena fermarsi a osservare con gratitudine tutto quello che offre la vita. Comprese le piccole cose, che spesso sono le più belle.

Anna Capasso (Foto di Marcello Merenda)
Anna Capasso (Foto di Marcello Merenda)

In questa canzone si intuisce la voglia della protagonista di ricominciare, magari anche con la stessa persona che si era lasciata scappare, ma su una strada completamente rinnovata.

A impreziosire la nostra esistenza è proprio la possibilità di incuriosirsi e conoscere continuamente cose diverse. È una canzone che parla di un amore da proteggere da tutto e da tutti, perché si deve nutrire unicamente del suo sentimento per superare ogni ostacolo. E l’amore, lo sappiamo, ha bisogno di alimentarsi continuamente di novità e sorprese per non finire nella routine.

Ci sono mai state novità che ti hanno sorpreso negativamente?

Certo, infatti non posso negare che spesso sono agitata per quel che potrebbe accadere, ma questo è il sale che ci vuole. La nostra vita è un viaggio, dove ci sono tante fermate positive e negative. Dobbiamo conservare, in qualche caso solo nella memoria, tutte le persone che incontriamo e tutto ciò che guardiamo in questo viaggio. Ogni esperienza è fondamentale per viaggiare sempre meglio.

Io e la luna, dunque, è un brano spensierato che nasconde una grande saggezza. Da dove trae ispirazione?

Da varie storie sentite e lette qua e là, che raccontavano sempre di amori tormentati, ma comunque eterni nonostante tutti gli ostacoli che sembravano dover frenare quel viaggio in coppia. Ecco, amo molto leggere: anche quello è un modo, a cui non rinuncerei mai, per esplorare mondi diversi.

Il tuo libro preferito?

Va dove ti porta il cuore di Susanna Tamaro. Il cuore è il consigliere più sicuro da ascoltare, molto più della ragione. Come dicevo prima, bisognerebbe ragionare come i bambini, senza porsi troppe domande. Da adulti, invece, ci complichiamo la vita prima che qualcosa accada e, così, non ci godiamo nemmeno il bello di quel che stiamo vivendo.

Ma come si fa a conservare l’aspetto sognante di quando si è bambini?

Basta fermarsi un attimo e riscoprire la spensieratezza, lontani dalle preoccupazioni del lavoro. Magari guardando la luna, perché no! Dovremmo sempre dedicare un’ora in più a noi stessi: perderemmo pochissimo di lavoro e guadagneremmo tanto di vita!