Rediego: corpo e mente concentrati sulla musica, ha scelto i palchi nei villaggi turistici e la moltitudine di ospiti internazionali
È tutto pronto: cuffiette, connessione stabile, telefono carico. Non sono in partenza per un viaggio, mi preparo per incontrare, virtualmente, una giovane promessa musicale: Diego Formoso, in arte REDIEGO. Il ventitreenne romano è in Egitto per lavoro, in attesa di tornare in Italia per pubblicare il suo nuovo singolo.
Cantante del filone alternative pop, REDIEGO ha scelto l’esperienza dei palchi nei villaggi turistici; la moltitudine di ospiti internazionali lo stimola al confronto e alla crescita continua.
Ha tentato la strada di Sanremo due anni fa, a breve si immergerà nel mare magnum della musica, quella del confronto e della competizione. REDIEGO si sta preparando, a suo modo e con determinazione. Seppur giovanissimo di età sa chi vuole essere in futuro, grazie ai sogni che insegue da quando era bambino.
Quando hai iniziato a fare musica?
Ho iniziato da piccolo, la passione mi è stata trasmessa in casa. Successivamente ho preso consapevolezza del fatto che quella sarebbe stata la mia strada. Sin da piccolo, seguendo mio padre, ho avuto la fortuna di esibirmi nei villaggi turistici. Una grande palestra di vita ma soprattutto artistica, avere la possibilità di confrontarsi con un pubblico sempre diverso ti pone davanti il fatto che è necessario soddisfare certe aspettative. Andare incontro al pubblico mi arricchisce ad ogni esibizione, mi permette di sperimentarmi e di crescere artisticamente. Ora è arrivato il momento di affrontare anche altri palchi che spero mi accolgano con la stessa generosità.
Sei al lavoro con il nuovo singolo, quando uscirà?
Si sto lavorando alla produzione di Anche una sola notte. Qualche mese fa è uscito il brano Nei tuoi occhi, la prima canzone di un progetto al quale si accoderà la canzone in uscita. C’era indecisione da parte mia su cosa proporre come ‘biglietto da visita’ e la scelta è ricaduta su Nei tuoi occhi.
È stata una scelta fondamentale, mi rappresenta con un sound fresco, moderno. Ho lasciato la ballad melodica da parte per far spazio a una canzone che rappresentasse il mio stile, il mio modo di fare musica alternative pop.
Hai accennato al fatto che il palco del villaggio turistico è una palestra, sia fisica che emotiva. Puoi spiegarlo meglio a chi vorrebbe provare questa esperienza?
Il palco del villaggio turistico, ma come immagino ogni palco anche se ancora sono agli inizi e non posso dirlo con cognizione di causa, è impegnativo; fisicamente perché devi essere allenato, bisogna curare e proteggere la voce, avere il fiato per muoversi costantemente. Spesso l’area è all’esterno e quindi mantenere l’attenzione su di te quando intorno ci sono tante distrazioni impegna una quantità importante di energia. Emotivamente perché si affrontano limiti e paure, nel mio caso è un lavoro sulla timidezza, incrociare a ogni esibizione tanti occhi diversi che hanno altrettante sfumature dallo stupore al piacere, dal giudizio alla curiosità spinge a fare un lavoro su sé stessi.
Quale è la tua giornata tipo nel villaggio?
Mi concentro essenzialmente su me stesso, soprattutto alla mia forma fisica, sui miei spazi e i miei tempi. Parto con la classica colazione e poi alterno il tempo da dedicare allo sport, alla musica, alla scaletta delle canzoni da cantare.
Invece quanto torni in Italia?
Dipende dal periodo, sostanzialmente durante la settimana mi dedico alle cose in solitaria, scrivo, mi rilasso e curo la voce. Il week end lo dedico allo svago con gli amici. Però devo dire che il mio momento di relax totale è stare la sera a casa, da solo sul divano, a guardare la televisione.
Sei un solitario quindi
Non proprio, è la ripetizione delle stesse situazioni e delle stesse persone che un po’ mi annoia.
In cosa ti senti diverso rispetto ai tuoi coetanei?
La diversità è un punto di vista, ognuno di noi ha una personalità, un carattere e un modo di fare. Siamo differenti nelle sensazioni, nelle emozioni e nei valori. Valori che sono importanti per me come la famiglia, l’amore e il rispetto magari non lo sono per altri. Credo nei valori e nelle promesse fatte, per altri non sarà così.
A proposito dell’amore, cosa possiamo sapere della tua vita sentimentale?
Vorrei poter raccontare belle cose ma purtroppo quest’anno l’amore non è andato molto bene. Ho fatto uno sbaglio, ne pago le conseguenze. Cercherò in futuro di fare più attenzione.
Nell’ascolto dei brani ho notato che, a differenza di altri cantanti tuoi coetanei, non usi un linguaggio volgare
Non mi piace ma per diverse ragioni: la prima perché avendo una forte immaginazione se leggo la parola ‘merda’ mi viene in mente l’immagine e non voglio che chi ascolta le mie canzoni mi possa associare a cose poco gradevoli. Credo nell’eleganza, ti faccio un esempio: prova a pensare a un film horror di oggi e un film horror di Dario Argento. Il genere è lo stesso, il terrore lo trasmettono entrambi ma lo stile che aveva Argento nel farti avvicinare alla paura è di una classe difficile da eguagliare.
Ti piace leggere?
Moltissimo, adoro il genere fantasy e ho una passione viscerale per Harry Potter e il Signore degli Anelli.
Dopo questa intervista cosa farai?
Mi preparo per il pranzo, sai mangiare è uno dei quattro scopi della vita.
Quali sono gli altri tre?
Ah, non lo so, nessuno lo ha mai saputo! Proverbio cinese.
E’ vero da quando era bambino che si esibisce sul palco. Rediego credici fino in fondo che arriveranno soddisfazioni importanti.
Wonderfull singer. Bravo Rediego.
❤Bravissimo. Interessante articolo.
Bravissimo ❤️