KLEDI KADIU E L’EVENTO IN ONORE DI CARLA FRACCI

Kledi Kadiu, maestro e danzatore di fama mondiale, ha gentilmente risposto ad alcune domande per no qui su Frequenze Musicali.

Intervista a cura di Giorgia Filipponi 

E’ stato pubblicato sui Social l’evento che si terrà il 26 Agosto a Cervia in onore di Carla Fracci, può raccontarci qualcosa?

E’ un progetto che ho creato insieme a Silvia Frecchiami, che è la “socia” in questo eventi, sono due anni che lavoriamo per poterlo realizzare. Ovviamente Carla era molto contenta perché negli ultimi cinque anni ha partecipato due/tre volte all’anno all’evento che facevamo a Desenzano del Garda.

Quando ha saputo che volevamo organizzare un evento dedicato a lei, ne è stata felicissima.
Doveva essere un Inno a lei, un premio, e poi purtroppo si è trasformato in un evento in Memoria della Signora Fracci.

Ci saranno tanti ballerini, posso accennare i Primi Ballerini della Scala Virna Toppi e Nicola del Freo, Ambeta Toromani e Alessandro Macario, anche loro Primi ballerini Freelance, ci sarà Susanna con Claudio Cocino, Primi ballerini dell’Opera di Roma, Amilcar Gonzales, e ci saranno diversi Ospiti, ovviamente Beppe Menegatti, marito della Signora Fracci, Gheorghe Iancu, il suo partner di tanti anni e altri ospiti che stiamo definendo.

(nella foto Kledi, Silvia Frecchiami e la Signora Fracci)

Come è stato conoscere personalmente la Signora Fracci e poter lavorare con questa grande Ballerina ed Artista?

Io ho avuto l’onore di incontrare la Signora Fracci 10 anni fa, durante una trasmissione televisiva per Rai5, “PROGETTI DI DANZA”, ci sono state 4 Biografie di quattro Grandi Artisti italiani, e Carla era una di loro.
Lo fecimo nella sua casa, di fronte ai Fori Imperiali a Roma, esattamente 10 anni fa, nel 2011. E’ stata un’emozione per me, perché comunque come tanti altri colleghi di danza, avevo visto Carla tramite spettacoli, la conoscevo tramite il suo parlare. E’ stato un onore stare vicino a lei e sentire delle cose nuove per me, era una persona

molto solare, umile, sempre predisposta a tutto, paziente, ecco, e poi gli ultimi cinque anni, come ho detto poc’anzi, ci sono stati questi eventi di danza, dove condividevamo con lei non soltanto il prima, ma anche il dopo. Andavamo in questo ristorante e lei era la prima a dare inizio alle danze, non appena iniziava la musica dal vivo, infatti, rimanevano un po’ tutti sorpresi. Era diventato un punto di ritrovo, ogni volta dopo il lavoro. E’ stato fantastico condividere con lei anche questi momenti di dopo lavoro, era un persona molto grata a quella che è stata, lei dicava: “Sapete qual è la mia forza? Sapevo da dove venivo e volevo farcela”. Lei con queste parole chiudeva quasi sempre la lezione e motivava perché era una grande mutilatrice delle giovani generazioni, anche ai più piccoli; ho molti video inediti mentre insegna.

E’ brutto dirlo, ma queste cose acquisiscono del valore una volta che una persona non c’è più.
Ecco, questa era Carla, sempre sorridente, disponibile, una grande mutilatrice. E poi si metteva a disposizione, era una Etoile da medaglia d’oro, ma non dava importanza al contesto in cui si trovava, era si un Etoile, ma la trovavi ovunque, in Tv che tanti Etoile della danza snobbano perché sembra che tolgano punti a se stessi, lei invece amava questa disciplina, la metteva ovunque si trovava, dalle piazze al palcoscenico, in televisione, nelle scuole di danza. Infatti la dimostrazione è stato il fatto che tutti, dal grande pubblico a chi non frequentava il teatro, hanno invaso i Social con la condizione di una foto che TUTTI avevano.

Questa era Carla, la Carla di tutti.

 

Lei ha dato il suo nome ad alcune scuole di Danza, come è stato poter ripartire dopo l’emergenza sanitaria? Ha notato qualche cambiamento nella partecipazione alle lezioni?

E’ stata una ripresa all’Ottava marcia, una grandissima ripresa, proprio oggi siamo usciti con Soldout di un evento che facciamo durante l’anno, il 16-17-18 Luglio, le classi sono piene, 50 persone a classe, ovviamente gli spazi sono molto grandi così da rispettare le regole.

Una voglia tremenda da parte di ragazzi nel partecipare, ovviamente l’anno scolastico è finito, ora si lavora con gli eventi. Durante il periodo estivo, si organizzano eventi dove partecipano tanti ragazzi. Siamo molto felici perché siamo in Soldout, uguale anche per l’evento di Cervia, dove ci saranno quattro giorni di full immersion di danza.

Sento tanti colleghi che hanno il timore, però io veramente dico di stare tranquilli perché ci vuole solo un po’ di fiducia, i genitori devono avere fiducia, i ragazzi sono in mani sicure, come lo sono stati fino ad un anno e mezzo fa, devono capire che la danza, come tutte le discipline dello sport e dell’arte, aiutano i ragazzi, non soltanto a mantenere un rapporto. La danza ha sempre avuto la priorità assoluta nella formazione dei ragazzi, insegna loro dei valori che saranno poi utili nel futuro, sia che fanno o meno questo come mestiere. Oggi come oggi, sinceramente è un po’ tosta la situazione per quanto riguarda il lavoro della danza, ci sono tanti ragazzi che escono super diplomati, ma la difficoltà c’è.
Ripeto, la danza insegna l’educazione, il rispetto, saper stare in società, è un’ottima medicina.

Nella conferenza stampa de Novara Dance Experience, si legge che lei parteciperà come insegnante, cosa può dirci a riguardo?

Oramai l’insegnamento è diventato il mio lavoro, anzi, il mio lavoro primario, non sono più un Performer, anche se ogni tanto torno in scena; dipende dagli spettacoli. Condivido con i ragazzi quello che è stato il mio bagaglio artistico e personale accumulato negli anni, il mio vissuto, alle nuove generazioni.

In un suo post sui social, lei scrive: “comincia un altro weekend lavorativo per me! Come lo passerete voi? Lavoro o famiglia?!”, ecco, come riesce a far coincidere la famiglia con il lavoro?

Io da quattro anni, diciamo che sono un po’ più libero per quanto riguarda gli impegni televisivi, anche perché mi sono trasferito a Rimini con la mia famiglia. Diciamo che i weekend sono sempre di fuoco. Ecco, io ora sono in viaggio, sto andando a Perugia, mi fermo a dormire lì e domani sarò a San Benedetto del Tronto e tornerò domenica, per poi andare a Milano Marittima per un altro stage e poi rientro. Diciamo che dal lunedì al giovedì mi dedico a tempo pieno alla mia famiglia, non avendo più una mia scuola di danza. Mi dedico 24 ore su 24 a mia figlia e a mia moglie ed al maschietto che arriverà a metà agosto.

Questo è il mio lavoro, lo faccio da molti anni, dopo quello che c’è stato, non vedevo l’ora di prendere l’aereo, macchina, quello che sia e girare l’Italia. Siamo fortunati perché lì abbiamo anche i genitori di Charlotte, mia moglie. E’ arrivata da Lione anche la Bisnonna di Lea, dalla Francia. Insomma, anche lei è tranquilla perché circondata da persone della famiglia. Diciamo che abbiamo pensato un po’ a tutto e poi appena riesco a tornare torno subito, anche andata e ritorno in giornata pur di tornare dalla mia famiglia.

Sono molto attivo come vedi con Instagram, tengo aggiornati tutti sui miei fan e i ragazzi che mi seguono anche nei progetti di danza. Poco fa ho sentito Francesco per appunto fare entrambi una storia per il prossimo weekend, per Novara Dance Experience.

Grazie infinite a Kledi per il tempo che ci ha dedicato e per le foto inedite. E’ un immenso piacere poter parlare ed ascoltare un professionista del suo livello.
Un in bocca al lupo per tutto.